giovedì 17 aprile 2008

DIGIARTE 2008

Di seguito il comunicato ufficiale di DIGIARTE 2008:

DIGIARTE 2008 - Dall’8 al 30 maggio a Firenze e giugno a Sesto Fiorentino
www.digiarte.info


X-TRA ORDINARY LIFE
“Non ho mai ucciso nessuno nella mia vita, tranne qualche sfumatura del mio carattere”

Torna Digiarte il festival dedicato alla fotografia digitale, e più in generale, al confronto tra l’arte contemporanea e le nuove tecnologie. Il team della quinta edizione si concentra su artisti che attraverso il loro sguardo, o meglio l’obbiettivo della loro macchina fotografica riescono a farci vedere con altri occhi la realtà che viviamo tutti i giorni. Foto che rendono sorprendente ed emozionante quella quotidianità che osserviamo senza neanche farci più caso. Mostrandoci come l’arte si nasconda anche nel particolare più banale o insignificante.
DIGIARTE RADDOPPIA!!!
Quest’anno Digiarte raddoppia la sua durata proponendo le foto e i video di tutte le precedenti edizioni anche al palazzo del Comune di Sesto Fiorentino che ospiteranno il 3 luglio anche due grandi installazioni: una proiezione della Fake Factory sulla facciata del palazzo del comune e una creata per l’occasione dai Ciboideale.

La sezione video ospitata dal ‘Plasma’ di Firenze si inaugura giovedì 8 maggio per la durata di due settimane (ore 20), questi i partecipanti:
Alessandra Arnò giovane videoartista milanese, alcuni studenti del Corso di regia dell’Accademia di Belle Arti di Roma presentano una serie di sei video coordinati dalla scrittrice e studiosa di videoarte Fernanda Moneta, alcuni video del Seminario Videoclip Tecnico Artistico del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze. Torna quest’anno anche il duo di artisti Ciboideale con un nuovo video dal titolo “Fermenti”.

La sezione foto ospitata dall’Ipercoop di Sesto Fiorentino, storica sostenitrice della manifestazione, si inaugurerà lunedì 12 maggio (ore 19), ecco i fotografi protagonisti dell’edizione 2008:
Merkley con le sue stupende modelle nude in interni losangelini, un artista unico nel suo genere, fotografa la vita glamour del jet set californiano con irriverenza e stile personale; Eliot Shepard (Slower.net) uno dei photoblogger più anziani del web, le sue foto di New York accompagnano la sua vita dall’ novembre 2001; Stefano Martellucci con la serie ‘My life’ riesce a rendere straordinari i gesti che ognuno di noi compie ogni giorno; D.Anderton (Gabriele Chiapparini) reminescenze glamour nei ritratti di questo artista che ci mostra ragazze sempre dubbiose, assorte nelle loro incertezze; Lucilla B, una giovane fotografa fiorentina, nelle sue foto scorci intimi di vita insolita, bambole che cercano di vivere come umani, umani che vivono come bambole.
Sarà presentata anche una retrospettiva collaterale di foto realizzate dall’Associazione Pluralia in Libano durante il campo di lavoro “Media Education for Peace” del Servizio Civile Internazionale.

Come ogni anno sarà realizzato un convegno, il 23 maggio nella prestigiosa sede del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (ore 15.30), dal titolo “Come cambia l’atto del fotografare nell’era del digitale” dove alcuni esperti si confronteranno su un tema interessante e in rapidissima evoluzione. Chiunque si sia avvicinato alla fotografia prima degli anni novanta ha potuto “toccare” il cambiamento passando da una macchina fotografica tradizionale a una digitale. Il modo di “mirare”, la gestualità. Come archiviamo le nostre foto, perché le condividiamo? E’ un dato di fatto che le tue “anime” della fotografia stiano convivendo e lo faranno per molti anni ancora. Esiste dunque un terreno franco comune ad entrambe?
A queste ed altre domande cercheranno di rispondere: il fotografo di fama internazionale Arash Radpour (che esporrà anche uno dei suoi ultimi scatti), il giornalista Pierpaolo Ghisetti, Michele Pero fotoreporter di guerra, direttore della scuola DarkRoom di Firenze e coordinatore della sezione Fotografia della Scuola Lorenzo De Medici, lo storico dell’arte Pietro Galliano, modera il dibattito Lorenzo Guasti il direttore di Digiarte, photoblogger di lunga data, docente di fotografia digitale presso la scuola Lorenzo De Medici.

Per foto e informazioni: www.digiarte.info

martedì 15 aprile 2008

Yoshinori Kon - Non so nulla di lui

Oggi innauguro il mio primo post dedicato ad un fotografo: Yoshinori Kon.
Il titolo di questo post non ha un diretto collegamento con le opere dell'artista, ma è semplicemente tutto ciò che so di lui: nulla. Anzi, non proprio nulla, vi dico che è giapponese ed è nato nel 1967.
Spesso trovo difficoltà a trovare notizie biografiche riguardo artisti asiatici, ma questa volta il mio risultato è stato pari a zero. Poco importa. Si parla di arte visiva, di immagini, di colore e di stile, doti che vanno d'accordo con Yoshinori San.
Sul sito ufficiale si possono trovare anche altre foto, e cosa importante è che le foto messe a disposizione sono di dimensioni notevoli, utilizzabili come sfondo per il desktop o piccole stampe di buona qualità. Potete anche cliccare direttamente sulle foto qui nel blog per visualizzarle e salvarle in full size.
Piccola particolarità: nella seconda sezione del sito (nella home ci son due sfere, la grande è della sezione principale) si possono ascoltare dei mix di musica techno di circa 70" ciascuno.

Link al sito ufficiale: Yoshinori Kon










martedì 1 aprile 2008

Alberto Seveso: a me (mi) piace... a voi?

In questo mondo dove basta aver un computer per essere dei creativi, dei graphic designer e non dei grafici, perchè fa figo, dove sono tutti un pò artisti, un pò alternativi e dove la commercializzazione di massa di softaware quali illustrator ha dato inizio a quest'ondata di presunta creatività che ci riempe di colore, e dove questo caledoscopio digitale a volte ci ha rotto le palle per la sua troppa piattezza d'inventiva, spunta un nome, dei colori, delle foto, e un modo tutto nuovo di rappresentare l'immagine. Il nome è quello di Alberto Seveso, ragazzo romano che con un modo tutto suo di fare arte digitale sta facendo, già da tempo, parlare di se. Oltre allo stile grafico a me (mi) piace il suo modo d'espressione molto "limpido e fresco". Non curante troppo del giudizio altrui, e sicuro della sua arte, spesso troviamo la dicitura "w la fika!" nelle sue opere. Anche i titoli riportano riferimenti puramente casuali, del tipo "gnocca 001", "gnocca 002", "Dio benedica la passera" etc.
Non essendo mai volgare, è da interpretare come una vera e propria ode al gentil sesso!
Geniale.

E' possibile nel suo sito acquistare poster e tele ad un prezzo medio di 18-20€.
Un poster gratuito in formato PDF è nella sezione shop.

Alcune delle foto seguenti sono tratte dalla serie: "a me mi piace la gnocca"

Link al Sito uffuciale










 
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